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Abbiamo esagerato sul tema sicurezza, tanto che non puoi permetterti di sostare davanti una gioielleria, soprattutto di spalle, senza correre il rischio di venire impallinato.
Peggio può capitarti in una ridente cittadina balneare, ospitale generosa dei Briatore e delle Santanchè. Una donna bianca, ricca, cattolica, profumata di sani principi, schiaccia con la propria auto 4 volte 4 un poveraccio, nero, mussulmano, un infedele, che le ha scippato la borsetta. Voi al posto della signora che cosa avreste fatto? Prima di recuperare la borsetta di pelle umana, avreste controllato se il cristo respirasse ancora.
Fino a qui per un leghista sceriffo tutto bene madama la marchesa. Invece ho sentito il commento molto pacato di un giovane politico, molto televisivo, bianco, cattolico, benestante. Un vero gentleman. Si è sentito in dovere di scusare la signora. Probabilmente è scesa su di lei una nuvola d’ira, per cui l’istinto ha vinto la ragione. Ha certamente sbagliato. Però non si scippano le borsette alle signore, anche se a casa ne ha altre cento. Caspita, siamo entrati nel paleolitico. Salvini dammi la clava! Oppure ti rimetto sotto la Mercedes.
A quel politico dal cuore tenero scese una lagrima di coccodrillo sul viso, perché la proprietà è sacra, e certi dispiaceri alle signore non si danno.
Vogliamo almeno togliere la patente e l’auto alla signora? E una visita oculistica, no?
Quanto a quel ruspante politico, Meloni, fallo dimettere.
Quanto al morto Salvini, Piantadosi, Nordio potrebbero comperargli la cassa da morto. Però prima la signora controlli che ci sia tutto nella borsetta. Altrimenti una bella causa alla famiglia del defunto. Giustizia è fatta.