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ACLI CHIVASSO

Ufficio della fede per una teologia della prosperità

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Trump, l’incubo dei nostri sogni, ha aperto alla Casa Bianca un “Ufficio per la fede”. A dirigerlo ha messo la sua consigliera spirituale P.White, che ha dichiarato la Casa Bianca Terra Promessa, e che opporsi a Trump equivale ad opporsi a Dio. La bibbia firmata da Trump vale 60 dollari.

La chiesa cattolica non è stata minimamente coinvolta. Anzi non riceve più i dovuti rimborsi del governo per i servizi ai rifugiati, che hanno diritto all’assistenza federale.

Trump e i suoi accoliti leggono il vangelo, ma diverso da quello che è. È il vangelo di quelli che sono, ricchi, potenti, sani, fortunati, perché sono credenti. La mancanza della fede porta soltanto malattie e povertà. Ai poveri manca l’anima. E dunque vanno trattati di conseguenza.

Il movimento carismatico neopentecostale, a cui Trump aderisce, ha portato avanti questa teologia della prosperità, dove Dio fa la parte del cameriere: risponde ai desideri del clan. La fede è un merito per scalare l’Olimpo, e per disegnare diseguaglianze sociali verso chi ha una fede insufficiente, i poveri. La salvezza è così ridotta allo stato temporale di benessere. Non è un libero dono di Dio.

Questa teologia è perfettamente funzionale all’economia neoliberista americana, che respinge ogni sentimento di solidarietà. E intende in senso miracolistico la fede, che ti può produrre benessere. Una religione imprenditoriale. Una religione soprattutto senza un’etica.

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