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ACLI CHIVASSO

La nota vaticana su Medjugorje=MED

Avrei preferito un versare una lagrima di inchiostro, perché su Med ci si è riempiti troppo la bocca, tanto da farne una lettura profetica della storia.

Tuttavia il vaticano non poteva metterci una pietra sopra. Saggiamente Med rimane un’opinione. Un conflitto di interpretazioni. Però i fatti che ha prodotto hanno rilevato cose positive per la fede.

La novità del testo è che sono messi da parte i veggenti, i messaggi, i fenomeni ritenuti o meno soprannaturali. Non è insolito che i portatori di eventi di grazia siano inadeguati.

È la religiosità popolare che merita rispetto. Quel suo modo affettivo mariano di generare fede è stato fecondo.

Potremmo arricciare il naso sugli esclamativi affrettati della conversione. Forse siamo ancora nei paraggi delle svolte esistenziali. Ma va apprezzata l’intensità delle preghiere, specie da chi non ne ha esperienza.

Non vanno snobbati gli aneliti alla pace, alla fraternità, e al dialogo tra le religioni.

Allora c’è qualcosa più oltre il fondamentalismo? Il bene, da qualsiasi parte viene, va accolto.

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