(Di questi tempi/257)
A Natale siamo tutti più buoni. E infatti. Ho sottomano il rapporto Censis, che, tra le altre cose, sottolinea la paura degli italiani per la diversità e per l’invasione degli immigrati. Ma quale invasione? Dove trovi per un pezzo di pane raffermo una manodopera a prezzi di fame?
Gli italiani sono sottoposti da anni da una informazione dopata anti-immigrati. Sono invasori, ladri, stupratori, drogati. Basta così? Però quante scuole secondarie avremmo chiuso senza di loro! Eppure sono il nemico perfetto. Perché non parlano; non votano; accettano condizioni di vita e di lavoro disumane; non si ribellano. Se avremo una ripresa demografica lo dovremo a loro.
La paura degli italiani la collego alla preoccupante discesa culturale del paese. Siamo a rischio delle trappole identitarie e ideologiche. Infatti ha vinto la destra. E pretende pure di governarci. Lollo ci dice cosa mettere sotto i denti, il pasto dei poveri. Bignami con il suo bignamino di tela bruna ci vuole insegnare le buone maniere. Benito spolvera il cranio di Benito. Schillaci per disperazione si dà alla veterinaria privata. La Santa ci chiede la card per fare la doccia. Salvini è ossessionato dal decreto sicurezza. Crosetto tiene la contabilità dell’incremento delle armi nel mondo. Il ministro della cultura è stato silenziato. Piantedosi ci consiglia la piscina per l’estate. Valditara i lavori forzati per gli studenti protestatari.
Nel frattempo aumentano i suicidi nelle carceri, ma solo perché è mancata una buona parola di Del Mastro. Aumentano le morti sul lavoro. Chi controlla i controllori? Qualche milione di italiani non pensa più alla salute. Sicurezza a chi? Andiamo tutti in Albania, perché è un paese più sicuro dell’Italia. Ditelo a Nordio.
Babbo Natale a tutti!