La sinistra è scomparsa da quando ha smarrito le sue radici marxiste. No, non sogno la dittatura del proletariato. Né ho vissuto la caduta del comunismo sovietico come una sciagura. È quello che è avvenuto dopo che mi ha preoccupato. La sinistra ha perso la carica messianica di costruire un mondo più giusto. Si è omologata al sistema-mondo.
In Italia il PCI aveva contribuito positivamente alla rinascita del paese: la condivisione dei principi costituzionali; la formazione di una società meno piramidale; l’impulso verso una politica riformista. Attorno a sé aveva stimolato una cultura vivace e libera, altamente antiborghese.
Eppure con tutta questa ricchezza la sinistra non ha saputo intercettare lo spirito di modernità, che emergeva dalla parte della società civile. Come i diritti individuali, i movimenti ecologisti e pacifisti.
Su queste e simili questioni la sinistra si è decomposta. Non mi credete? Persino a Chivasso il tema della pace è divisivo.
Le politiche europee hanno dato il colpo finale. Nessun modello di social democrazia è proponibile. Per intenderci, si va da Draghi a Draghi. Il resto non esiste.
E Pantalone se la ride. Tenere i popoli con il fiato sospeso sull’orlo della terza guerra mondiale, significa assoggettarli a un controllo politico come nessuno mai.