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Perché vince la destra? Non ho letto il manuale Bocchino per salvare l’intelletto. Ma non condivido neppure la tesi di chi sostiene il trinomio meno tasse, più lavoro, più sicurezza.
La destra offre veramente questo? Per quanto riguarda le tasse dice agli italiani: si possono condonare ai più ricchi e a quelli che di solito non le pagano, e a quelli che ci hanno votato. Noi non le aumentiamo, però vi tagliamo i servizi. Così, se vi ammalate, accontentatevi della sanità pubblica. La salute sono cavoli vostri. Vi tagliamo i servizi essenziali, per farvi pagare le tasse delle guerre. Siete sì o no cittadini Nato? Chi dissente è perduto.
La sicurezza è il nostro forte. Per noi è come suonare una fisarmonica, che si allarga nei suoni e si restringe a piacere. Ci piace un mondo travestirci da sceriffi. Far crepare di cuore i poveri cristi. Impartire il manuale Piantedosi-Valditara al cielo, alla terra, al mare. Generare allarmismi è la nostra specialità. Come terrorizzarvi usando un linguaggio che all’orecchio sa di ricordi vetusti: infame, pederasta.
Il lavoro ve lo diamo, anche se precario. E, se per caso aumenta la povertà, fatevene una ragione. Cioè accontentatevi.
È ovvio che detto così non si capisce perché la destra vince. Infatti manca un tassello, il leader carismatico. Allora tutta l’informazione di destra a pompare il mito della Mieloni. Quanto è sveglia-brava-intelligente! Sfido, si è circondata apposta di una banda del piffero. Saprà imparare a memoria i dossier, ma non a far di conto.
I non votanti sono oggi una vagonata. Più dei Parenti d’Italia. E gli italiani innalzano e gettano per terra. Vedi Mussolini, Craxi, Berlusconi. Dove andrai Mieloni in ritirata? A Salò?