Da anni le ACLI di Leinì, esordisce Carlo Maria Cazzari, richiedevano al Comune di riunire tutte le associazioni del territorio, che si occupano di sociale, per conoscersi reciprocamente e per collaborare insieme.
Finalmente la nuova Giunta Comunale ha risposto ai nostri solleciti e lunedì 10 marzo 2025 il Sindaco Luca Torella, l’assessore alle politiche sociali Bruna Panero e quello alle associazioni Andrea Gilestro, hanno convocato le 6 associazioni interessate: Acli, la Caritas, Croce Rossa Italina, Casa Emanuele, Emporio solidale e SEA.
La proposta è stata ritenuta da tutti estremamente interessante e si è avviato un proficuo scambio di esperienze e di possibilità collaborative. In particolare, conclude Cazzari, data la specificità delle Acli leinicesi, di essere non solo associazione, ma anche fornitrice di servizi trasversali, di cui necessitano le altre organizzazioni, la nostra attività è stata colta con molto interesse.
Di seguito l’intervento del dal Sindaco Luca Torella in apertura della prima riunione.
Premesso che è idea strutturale ben radicata di questa Amministrazione comunale, sin dal primo giorno del suo insediamento, affrontare i temi che riguardano: l’indigenza, la fragilità, l’isolamento sociale, l’emarginazione, l’emergenza abitativa, a tutela dei
diritti verso la parita di genere, il contrasto alla violenza, i corretti stili di vita in un’ottica di miglioramento della salute pubblica, i progetti che garantiscano accesso alle strutture sanitarie e di cura, il sostegno fattivo ai cittadini attraverso percorsi di supporto anche burocratico.
Quando si parla di “tavolo” si sta denominando una parte dell’arredo che per metafora della vita è la tavola apparecchiata per pranzo e cena che ogni famiglia conosce come luogo di nutrimento ma anche di ritrovo e di scambio di opinioni. E proprio attorno a un tavolo che si costruiscono legami, si scambiano pensieri e si alimentano relazioni, sia che si tratti di una cena conviviale, di una discussione informale o di un confronto più profondo.
Il tavolo diventa così un vero e proprio fulcro della vita familiare, un elemento che stimola la comunicazione e interazione, un piccolo microcosmo in cui ogni parola, ogni gesto, trova il suo spazio e significato. È nel raccoglimento attorno al tavolo che si possono affrontare le sfide quotidiane, risolvere i conflitti, rendendo questo elemento semplice e funzionale una vera e propria metafora di connessione e unione.
Il tavolo sulle vulnerabilità è strumento per l’approccio uniforme nell’individuazione e presa in carico delle persone vulnerabili, in arrivo e presenti nel territorio comunale, ed inserite o da inserire nel sistema di protezione, integrazione ed accoglienza, nonché per il potenziamento dei percorsi di tutela delle persone in condizione di fragilità.
Diventa elemento sostanziale la sinergia nel lavoro per la tutela delle persone fragili, in quanto permette di mettere in campo competenze e risorse diverse, creando un sistema di supporto integrato ed efficiente.
Le persone fragili, che si trovano in condizioni di vulnerabilità fisica, psicologica o sociale, necessitano di un approccio multidisciplinare che coinvolga diversi soggetti, garantendo una protezione più efficace e tempestiva. Inoltre, il lavoro in rete permette di evitare che la persona fragile venga lasciata sola o trascurata in un sistema che, se agisce in modo frammentato, rischia di non rispondere adeguatamente ai suoi bisogni.
La sinergia, quindi, non solo ottimizza I’uso delle risorse disponibili, ma promuove anche una visione più umana e inclusiva, che riconosce e rispetta la dignità di ciascun individuo. Solo attraverso un approccio collaborativo e armonioso, infatti, è possibile garantire la tutela delle persone fragili, assicurando loro il supporto necessario per vivere in sicurezza, con autonomia e nel rispetto dei loro diritti fondamentali.
L’obiettivo è quello di avviare specifici gruppi di lavoro per delineare procedure operative uniformi da mettere in campo in relazione alle diverse fragilità e alle relative diverse forme di accoglienza, gestione dei soggetti fragili elaborando linee guida operative che saranno declinate a livello territoriale