Ancora una volta assistiamo sgomenti al verificarsi di queste morti sul lavoro, ben 5 vite spezzate sui binari di Brandizzo, che portano il conteggio a ben 459 decessi per l’anno in corso (ufficiali).
Ancora una volta sentiamo parlare di “INCIDENTI”, come ACLI non possiamo accettare questa narrazione! Un morto sul lavoro è un “OMICIDIO”!! derivante da una carenza di attenzione ed una inadeguatezza del sistema di prevenzione!
Come sempre la narrazione ci parla di imprevedibilità e di errore umano. BASTA con questa informazione prona al DIO DENARO! Noi diciamo un forte NO a questa deriva qualunquista degna di una società che si sta imbarbarimendo sempre più.
Come diciamo NO alle attuali derive che tendono a colpevolizzare le vittime degli stupri, così dobbiamo dire NO al tentativo di scaricare sui lavoratori le carenze o le superficialità di un sistema economico produttivo teso a realizzare il massimo profitto a scapito dell’uomo.
Per queste vittime e per tutte le vittime non basta lo sdegno del momento è necessario il nostro impegno giornaliero per ricostruire una società basata sui valori dell’uomo e non sul valore del denaro. Altrimenti le nostre parole di vicinanza alle famiglie delle vittime saranno solo parole al vento!
-Beppe Stocco